Una bella storia: la nostra
Era una bella giornata di sole quella domenica 20 dicembre 1981 quando un gruppo di appassionati cultori di dialetto, storia e tradizioni di Chiavari si sono riuniti nella saletta dell’allora esistente Azienda Autonoma di Soggiorno a Palazzo Torriglia per fondare la nostra Associazione.
Ideatori e promotori dell’iniziativa sono stati il dott. Giuseppe Corticelli, medico e Presidente dell’Azienda, il suo Segretario Alfredo “Dedo” Sanguineti, il poeta Walter Bontà e il prof. Carlo Costa che ha anche curato la stesura dello statuto sociale.
Alla neonata associazione è stato dato il nome di “O Castello”, simbolo della difesa della nostra terra, importante pagina di storia e vanto di Chiavari. I compiti del sodalizio, difesa delle tradizioni e della cultura, sono stati sintetizzati dal prof. Costa nella frase latina adottata come motto: “Maiorum nostroque praesidio”.
Così “O Castello”, nel solco delle direttive tracciate dal suo statuto, si apprestava a compiere i primi passi per diventare l’«albergo» e il «compagno» degli abitanti della città e del contado amanti della loro terra, delle sue bellezze, della sua storia e dei suoi costumi promuovendo iniziative culturali, artistiche e sociali e aderendo alla “Consulta Ligure” che accomuna le associazioni che intendono perseguire quegli stessi obiettivi.
Due anni dopo, nel 1983, sotto la presidenza del primo Governatô Carlo Costa, veniva alla luce la prima importante manifestazione organizzata da “O Castello”: il Premio “Ciävai” di poesia in dialetto della Liguria che, aprendo le porte ai dialetti di tutta la regione, porgeva ai poeti liguri una non frequente occasione di esprimersi.
È Elio Rossi (Governatô pro tempore) che nel 1988 ha avuto l’idea di organizzare la prima Rassegna di Teatro in dialetto che da allora, ogni anno, vede alternarsi sul palco le migliori compagnie filodrammatiche regionali che rappresentano commedie in lingua ligure. Sempre ad Elio Rossi (e al fondamentale contributo di Giuliano Vignolo autore di programmi, reporter e giornalista) è dovuto l’inizio della collaborazione con la televisione locale Entella T.V. all’interno dei cui programmi, da allora, ha sempre trovato posto uno spazio dedicato a “O Castello”.